Come tutte le piante a cui sono più affezionato, anche questo silvestrino stà con me da diversi anni.
Scelta in foto, come molte delle piante che ora sono nel mio giardino, anche se era giovane e molto snella, mi ha subito colpito per il potere evocativo dello stile padre e figlio e fin dall’inizio mi è entrata nel cuore.
Acquistata nel 2005, la prima impostazione è stata abbastanza sommaria, con il fronte che teneva il figlio di lato al padre.
La scelta del fronte sicuramente non valorizzava l’eleganza e la sinuosità dei tronchi.
Studio del fronte
Dopo tre anni di coltivazioni e impostazioni, nel 2008, con la nascita del mio primo figlio, mi presi qualche anno di pausa dal bonsai, e come anche per le altre piante, seguì qualche anno in cui le uniche cure furono acqua e concime.
Un detto zen recita che quando lo studente è pronto, il maestro arriva, e così nel 2010, con Nicola Crivelli, anche per questa pianta inizia un nuovo cammino verso la maturità come bonsai.
In una bella giornata di sole, nel giardino di Kitora si comincia con ruotarla a destra e sinistra per scegliere il nuovo fronte.
Come spiegato da Kit, nello stile padre e figlio, solitamente il figlio va posizionato sul retro, mentre il padre, sul davanti, lo protegge… Solo nel caso in cui il figlio sia straordinariamente bello, il figlio va tenuto davanti ad un padre orgoglioso che lo mostra al mondo.
Così, con la rotazione del fronte e il movimento dato ai tronchi e ai rami, inizia la via del bonsai di questo Bunjin di silvestre.
Aprile 2011 è il momento del suo prima vaso bonsai.
Grazie al piccolo vaso di coltivazione e ad un pane radicale molto fitto, non si è reso necessario uno step intermedio, così, dopo aver potato le radici, la pianta viene messa in un vaso a ciotola fatto a mano.
Il vaso non è sicuramente adatto alla pianta perché troppo piccolo, però per ora va bene così 😉
Ottobre 2011 questo silvestre viene selezionato per partecipare alla mostra “Oltre il Verde bonsai edition facendo bella figura tra piante più importanti.
Nell’aprile di quest’anno, viene cambiato il vaso, accorciando solo le radici fittonanti, viene messa in un vaso basso di Piero Cantù